Xenotrapianto e ingegneria genetica: il contributo di Avantea per il futuro dei trapianti

Il crescente divario tra la domanda e la disponibilità di organi umani per trapianto spinge la comunità scientifica a esplorare soluzioni alternative. Tra queste, la xenotrapianto – l’impiego di organi da animali a scopo terapeutico – rappresenta una delle prospettive più promettenti a breve termine.

In un recente articolo pubblicato sulla rivista Transplant International, Cesare Galli, co-fondatore e direttore scientifico di Avantea, esplora le più avanzate tecniche di editing genetico nei suini, oggi al centro della ricerca per rendere possibile questa nuova frontiera della medicina.

Tecniche di Editing Genetico: costruire organi compatibili

Il sistema immunitario umano riconosce un organo suino come estraneo, attivando un rigetto immediato. Per superare questa barriera, i maiali devono essere geneticamente modificati. Grazie alla tecnologia di CRISPR-Cas9, oggi è possibile intervenire direttamente sul DNA degli animali con estrema precisione, perseguendo due obiettivi principali:

Eliminare antigeni specifici (come GGTA1, CMAH e B4GalNT2) che scatenano il rigetto;

Inserire geni umani che favoriscono l’accettazione dell’organo da parte del ricevente, riducendo l’infiammazione e i fenomeni coagulativi.

Questo tipo di intervento richiede un approccio altamente specialistico, e Avantea rappresenta uno dei pochi centri in Europa in grado di eseguire queste modifiche in modo efficiente, controllato e ripetibile.

Dalla cellula all’animale: come nasce un maiale “donatore”

 

Una volta ottenute le modifiche genetiche desiderate, queste devono essere trasferite in un organismo vivente. Questo avviene tramite una tecnica chiamata Somatic Cell Nuclear Transfer (SCNT) – la stessa che portò alla nascita della pecora Dolly – oggi applicata con grande accuratezza nei laboratori di Avantea.

 

Il processo si sviluppa in cinque fasi:

1. Prelievo di cellule somatiche (es. fibroblasti da biopsie auricolari) da un maiale.

2. Editing genetico in vitro delle cellule con CRISPR-Cas9 e selezione dei cloni correttamente modificati.

3. Trasferimento del nucleo delle cellule modificate in ovociti suini enucleati, raccolti da macelli secondo principi etici.

4. Coltura e impianto degli embrioni clonati in scrofe sincronizzate.

5. Nascita dei suinetti, tutti portatori della modifica genetica e capaci di trasmetterla alle generazioni successive.

Nonostante il processo sia tecnicamente complesso e presenti ancora margini di miglioramento in termini di efficienza (solo il 2–10% degli embrioni si sviluppa fino alla nascita), rappresenta oggi l’unica via affidabile per ottenere animali donatori con genomi completamente modificati e stabili.

Una prospettiva che può cambiare vite

Lavorare su queste tecnologie non significa soltanto fare ricerca d’avanguardia. Significa aprire una strada concreta per dare speranza a migliaia di pazienti che oggi non hanno un’alternativa terapeutica. La possibilità che un organo proveniente da un suino possa sostituire un cuore, un rene o un fegato umano non è più fantascienza: i primi trapianti sperimentali sono già avvenuti, e l’avvio dei trial clinici autorizzati dalla FDA segna un momento storico per la medicina.

Il ruolo di Avantea nella medicina rigenerativa

Avantea è da sempre al fianco della scienza per portare soluzioni concrete nella pratica clinica. Con un’esperienza consolidata nella clonazione animale e nella produzione di modelli geneticamente modificati, la nostra struttura rappresenta un centro di riferimento internazionale per la ricerca biotecnologica. Le nostre attività si fondano su un approccio scientifico rigoroso, sul rispetto degli standard etici e sul benessere animale, pilastri imprescindibili del nostro lavoro.

Per approfondire la pubblicazione:

🔗 Leggi l’articolo completo su Transplant International