La tecnica Ovum Pick Up consiste nel prelievo per via transvaginale degli ovociti tramite aspirazione dei follicoli ovarici con l’ausilio di una sonda ecografica. Questa procedura è assolutamente innocua per la donatrice, il tempo necessario per il prelievo è di 15-20 minuti durante i quali la donatrice è contenuta in un travaglio.
Gli ovociti prelevati sono selezionati in laboratorio e trasferiti in incubatore in un terreno di coltura idoneo per completare la fase di maturazione. Il giorno successivo al prelievo gli ovociti sono fecondati in vitro con il seme del toro prescelto e mantenuti in incubatore per circa una settimana fino al raggiungimento dello stadio di embrioni idonei per il trasferimento in bovine riceventi o per il congelamento.


  • Il prelievo degli ovociti può essere ripetuto per molte volte con frequenza bisettimanale;
  • ogni gruppo di ovociti prelevati può essere fecondato con il seme di un riproduttore diverso. Quindi è possibile ottenere gruppi di embrioni con diverse paternità dalla stessa donatrice in tempi molto rapidi, in media 1-2 embrioni per prelievo dalle manze e 3-4 dalle vacche;
  • l'Ovum Pick Up non richiede alcun trattamento ormonale preventivo e non interferisce con la normale fisiologia della donatrice;
  • gli embrioni Ovum Pick Up possono essere prodotti da donatrici di qualsiasi età, anche durante la lattazione e nei primi 3 mesi di gravidanza senza i possiibili effetti collaterali della superovulazione: infertilità, cisti ovariche, mastiti, traumi legati alle modificazioni comportamentali indotte dal superdosaggio di ormoni, perdita di tempo e di produzione lattea;
  • per certe donatrici, affette da sterilità di lunga data, l’Ovum Pick Up può persino esercitare un effetto terapeutico rimuovendo le formazioni cistiche che spesso sono presenti sulle ovaie di questi animali, anche come conseguenza di superovulazioni ripetute; in molti casi si riesce ad ingravidare il soggetto al termine dei cicli di prelievo;
  • tutte le donatrici ritornano in estro 7-10 giorni dopo l’ultimo prelievo e possono essere subito fecondate. Su richiesta gli embrioni prodotti possono essere sessati e il proprietario può ritirare soltanto gli embrioni del sesso desiderato (vedi sessaggio degli embrioni).

Negli ultimi 10 anni sono stati prodotti e trasferiti oltre 2 milioni e mezzo di embrioni e il loro numero è in crescita costante.
L'applicazione della tecnica Ovum Pick Up e della produzione di embrioni bovini in vitro sono in  forte crescita a livello mondiale: da 30.000 embrioni trasferiti nel 2000 a oltre 450.000 nel 2016.
La tabella a fianco riporta i dati sul numero di embrioni bovini trasferiti nel mondo*. Si nota che il numero di embrioni prodotti con superovulazione (linea blu) e trasferiti nel 2000 (circa 520.000) è gradualmente aumentato fino al 2006 per poi diminuire e ritornare a circa lo stesso livello nel 2009 e quindi oscillare fino a stabilizzarsi intorno al mezzo milione nel 2015 e 2016. Al contrario gli embrioni prodotti in vitro (linea rossa) e trasferiti sono aumentati notevolmente dal 2000 avvicinandosi nel 2016 al numero degli embrioni prodotti in vivo.  Questa statistica mondiale conferma la crescente diffusione delle tecnologie in vitro e loro ruolo sempre più importante nei programmi di selezione e nella diffusione delle razze bovine nel mondo.

*Dati della Società Internazionale di Embryo Technologies. Newsletter Dicembre 2017, www.iets.org

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Il servizio di Ovum Pick Up è attivo presso la sede di Cremona. Previo accordi, il prelievo può essere effettuato anche in azienda.

Tutti gli embrioni Avantea sono in possesso dei requisiti sanitari per la commercializzazione sia sul territorio nazionale che all’estero come richiesto dalla Direttiva 556/89/CEE e successive modifiche.


La tecnica del sessaggio degli embrioni si basa sulla differenza cromosomica che esiste fra embrioni dei due sessi cioè sulla presenza o assenza del cromosoma Y (gli embrioni di sesso maschile sono portatori del cromosoma Y che è invece assente negli embrioni di sesso femminile). Per evidenziare questa differenza si ricorre alla biopsia cioè all'asportazione di alcune cellule dell'embrione utilizzando una microlama, in modo da ottenere un campione di DNA da sottoporre ad analisi (Fig. 1). Questo DNA viene amplificato con una procedura chiamata PCR (Polymerase Chain Reaction) che consente di evidenziare la presenza o l’assenza del cromosoma maschile Y. Insieme al segnale relativo al cromosoma Y si ottiene anche un segnale di controllo per tutti i campioni analizzati indipendentemente dal sesso. I segnali ottenuti sono visibili sotto forma di bande fluorescenti dopo elettroforesi dei campioni di DNA in un gel di agarosio (Fig. 2). L’interpretazione del risultato è molto semplice: la presenza di una sola banda indica che la biopsia è stata prelevata da un embrione di sesso femminile mentre la presenza di due bande indica che la biopsia è stata prelevata da un embrione di sesso maschile. La diagnosi di sesso è accurata al 97%. Gli embrioni sessati possono essere congelati esattamente come gli embrioni non sessati.

Fig. 1-5: Sequenza della biopsia embrionale. Con l'ausilio di una microlama, un piccolo gruppo di cellule viene separato dal resto dell'embrione. Il DNA contenuto in queste cellule viene utilizzato per la determinazione del sesso.

Fig. 6: Elettroforesi di campioni di DNA embrionale in gel di agarosio. I campioni nei quali si evidenziano due bande corrispondono a biopsie prelevate da embrioni di sesso maschile; i campioni nei quali è visibile una sola banda corrispondono a biopsie prelevate da embrioni di sesso femminile.


Tutte le bovine sono donatrici idonee per la tecnica Ovum Pick Up a partire dalle manze dall'ottavo-nono mese di età fino alle vacche, sia in asciutta sia in lattazione. Inoltre, anche le bovine gravide fino al terzo mese di gravidanza possono essere donatrici di ovociti senza alcun rischio per la gravidanza in corso.

No, nessun trattamento ormonale è necessario. Infatti, questa tecnica non interferisce con la normale fertilità e la produzione lattea.

Si, con successo perchè la fecondazione in vitro richiede un numero di spermatozoi molto inferiore a quello richiesto per la normale fecondazione artificiale. Quindi, anche ridotte quantità di seme vitale, come può accadere nel caso di seme sessato, sono sufficienti per ottenere embrioni.

Il prelievo può essere ripetuto due volte alla settimana per molte settimane senza effetti collaterali e senza interferire con la fertilità delle donatrici.

Si, per ogni prelievo Ovum Pick Up si utilizza di solito un solo toro ma, nei casi in cui il numero di ovociti raccolti è molto alto (oltre i 30 ovociti) si consiglia di utilizzare due tori se sono richiesti più accoppiamenti.

Si, gli embrioni prodotti con Ovum Pick Up sono congelabili come quelli prodotti con la superovulazione.

Questo dipende principalmene dall’età delle donatrici: le manze producono 2-3 embrioni per prelievo, le vacche 4-6 per prelievo.

I principali vantaggi sono: a) in breve tempo si possono produrre embrioni con diversi accoppiamenti scegliendo un toro diverso per ogni prelievo di ovociti; b) non sono necessari trattamenti ormonali; c) non c’è nessuna interferenza con la produzione lattea in quanto la donatrice in lattazione non ha cali di produzione e nessun effetto sulla mammella né sulla gravidanza.