Le biotecnologie della riproduzione sono da sempre al centro della ricerca zootecnica allo scopo di migliorare le produzioni animali e l’efficienza riproduttiva. Negli ultimi decenni l’impatto di queste tecnologie è stato notevolissimo, soprattutto nel bovino, a partire dalla diffusione della fecondazione artificiale e dei metodi di sincronizzazione dei calori per arrivare alle moderne tecniche di trasferimento embrionale e produzione di embrioni in vitro.

Il team Avantea ha svolto molta ricerca in ambito zootecnico come dimostrano le decine di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di settore. In particolare Avantea ha contribuito allo sviluppo delle tecniche di produzione di embrioni in vitro che sono ormai una realtà applicativa sia in Italia sia in tutti i paesi a zootecnica avanzata per quanto riguarda la specie bovina. Per la specie bufalina ed equina Avantea vanta ancora un certo vantaggio sul fronte della ricerca e del trasferimento di tecnologia nei confronti di molti laboratori nel mondo.

Oltre a questo continuo lavoro di ottimizzazione delle tecniche di produzione in vitro Avantea sta svolgendo un articolato programma di ricerca sul problema della infertilità bovina, la cui incidenza è crescente in tutti i paesi a zootecnia avanzata.

Infine la tecnica della clonazione animale, attraverso la quale si possono ottenere copie identiche di soggetti di particolare interesse, rappresenta una tecnologia che può trovare un’applicazione per razze in via di estinzione o può rappresentare una sorta di assicurazione per riproduttori di eccezionale valore. 

Avantea coordina progetti nazionali e internazionali in area zootecnica. Per ulteriori informazioni


L’attività di ricerca di Avantea in campo zootecnico è incentrata sul tema dell’infertilità nella specie bovina e in quella bufalina. In tale ambito Avantea è partner di diversi progetti nazionali e internazionali (Fecund), che hanno come scopo quello del miglioramento genetico in queste due specie attraverso le biotecnologie riproduttive associate alle moderne tecniche di genomica e proteomica.

I nuovi metodi di selezione attraverso l’utilizzo della genomica e l'impiego delle nuove biotecnologie riproduttive nelle specie bovina e bufalina, sono stati i temi affrontati nel corso dei due convegni organizzati da Avantea: nell’ottobre 2012 in collaborazione con AIA LGS, Parco Tecnologico Padano e con il sostegno della Regione Lombardia in occasione della Fiera del Bovino da Latte svoltasi a Cremona (per maggiori info, leggi la news) e nel maggio 2009 in una giornata dedicata all’applicazione della tecnica Ovum Pick Up con seme sessato nell’ambito dei programmi di selezione (vedi le registrazioni del convegno disponibili nella sezione video del nostro sito).

Per la specie bovina, Avantea ha preso parte a diversi progetti di ricerca, tra cui i progetti Embryofert (leggi la scheda del progetto) e Uterofert (scarica la brochure del convegno), finanziati dalla Regione Lombardia, nei quali è stato dimostrato che sia un alto livello di consanguineità tra i riproduttori, sia la presenza di patologie uterine rappresentano due importanti fattori causali di ipofertilità bovina.Per quanto riguarda invece la specie bufalina, Avantea ha partecipato alla realizzazione di un progetto nazionale riguardante le biotecnologie riproduttive innovative, in particolare l’applicazione dell’Ovum Pick Up, per la diffusione della bufala mediterranea italiana.

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La tecnica della clonazione somatica, meglio definita come "somatic cell nuclear transfer", è la procedura con la quale il nucleo di una cellula (ottenuta da una biopsia cutanea dell’animale da clonare) è trasferito all’interno di un ovocita privato del proprio nucleo. In questo modo si ottiene un embrione che, trapiantato nell'utero di una femmina ricevente, si svilupperà in un soggetto geneticamente identico al donatore della cellula cutanea. La clonazione consente quindi di produrre delle copie genetiche di animali di particolare interesse.

Inoltre, la clonazione può essere associata all’ingegneria genetica laddove le cellule utilizzate per la clonazione siano state geneticamente modificate; in questo caso l’animale clonato sarà portatore della stessa modificazione genetica e sarà quindi un animale transgenico. Questa procedura è attualmente quella più utilizzata per generare modelli di grossi animali per la ricerca biomedica.

Dopo la nascita del primo mammifero clonato da una cellula somatica, la pecora Dolly nel 1996, Avantea ha sviluppato la tecnica della clonazione adattandola alle caratteristiche biologiche delle diverse specie animali generando alcuni dei “first clone” nella specie bovina, equina e suina.

Nel 1999 presso il Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione di Avantea nasce il primo clone al mondo di un toro adulto: Galileo, una copia genetica del famoso toro americano Zoldo di razza Bruna. Galileo non è solo il primo toro clonato ma è anche il primo clone ottenuto utilizzando linfociti, le cellule bianche del sangue, raccolti dal soggetto originale Zoldo. Una nuova tecnica sperimentata per dimostrare la possibilità di clonare animali anche attraverso un semplice prelievo di sangue.

Nel 2003 Avantea ottiene il primato mondiale del primo cavallo clonato, la puledra Prometea, annunciata da un articolo scientifico di Nature che la rende celebre presso tutta la comunità scientifica. Prometea non è solo il primo cavallo clonato ma ha anche una seconda peculiarità che la rende unica: il fatto di essere stata partorita dalla stessa cavalla dalla quale sono state derivate le cellule utilizzate nel trasferimento nucleare.

Nel 2005 Avantea ottiene in Italia i primi suini clonati. Da allora l’attività di ricerca si concentra sul suino e la clonazione è utilizzata soprattutto nell’ambito della ricerca biomedica.

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